Sono davvero tanti i progetti e le iniziative che ci vedono impegnati. Ognuno di questi per noi è uno stimolo incredibile e ci carica di emozioni, di entusiasmo e di energie che non so come poter raccontarvele qui, le condividiamo solo per scaricare un po’ di queste energie positive in giro e in qualche modo far si che possano arrivare anche a Voi.
Oltre alle tante attività sul territorio di Cento, ai progetti con la Romagna, al magico camp IBBY Italia di Lampedusa e a tutte le iniziative con le scuole di ogni ordine e grado, oggi vogliamo condividere con Voi l’inizio di un progetto speciale a cui teniamo davvero tantissimo.
Proprio oggi abbiamo ricevuto delle foto da un nostro carissimo amico che svolge il compito di educatore e di insegnante a Tunisi anche in un orfanotrofio della capitale.
Vi raccontiamo in breve cosa è successo: ad ottobre un piccola delegazione di Tararì si è recata a Tunisi per seguire un convegno sulla storia dei Siciliani di Tunisia, un pezzo di storia di emigrazione ed immigrazione d’Italia che ha visto protagoniste in prima persona intere famiglie siciliane durante la fine dell’800 e la seconda metà del’900 (Mathabbia), in quell’occasione abbiamo deciso di stringere amicizia e cominciare dei rapporti con alcune persone che operavano già a diverso titolo in questa meravigliosa e tormentata terra d’Africa. In quello che è stato poi un vero e proprio frullatore di emozioni e di insegnamenti abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere Calogero e Viviana (ed altre splendide persone di cui abbiamo avuto modo di parlarvi in un post di qualche settimana fa) che grazie al ministero degli esteri e ad alcune associazioni operano come educatori in questo orfanotrofio che ospita bambine e bambini tra gli 0 ed i 6 anni anche con disabilità di vario genere.
Bhe, in quella circostanza abbiamo deciso di portare quello che per noi è il tesoro più prezioso, libri e storie, e riportando l’esperienza del camp di Lampedusa la nostra scelta è ricaduta su una selezione di silent book, con la speranza che potessero essere un primo inizio e la miccia di un nuovo rapporto di amicizia, collaborazione e crescita da innescare in quel luogo e per quelle creature. Calogero si è mostrato subito entusiasta e collaborativo, ed ora, sul posto sta da dando vita a quelle storie perpetrando quella fantastica pratica che è quella della lettura e della crescita psicologica di idee e di pensieri, che solo i racconti e le relazioni tra persone sanno dare.
Non possiamo farvi sentire tutti gli audio che ci ha mandato, ne purtroppo, mostrarvi tutte le foto, ne i visi incredibilmente felici ed attenti di quegli splendidi bambini e bambine che hanno circondato Calogero durante la lettura condivisa, ve ne mostreremo solo una parte, ma credeteci se vi diciamo che sono di una potenza pazzesca e che ci riempiono il cuore, la mente ed ogni cosa di felicità e gioia.
Pensare che il ponte di relazioni a cui auspicava Jella Lempman e che le sue idee, che prendono forma all’interno di Ibby, siano arrivate fino a Tunisi e che tutto questo stia accadendo proprio in un momento storico come questo, dona a tutte queste iniziative un alone di magia e di speranza di cui non possiamo che esser orgogliosi e immensamente felici. Ed è solo la punta di un iceberg di progetti che si sono appena affacciati nel mondo.